Massimo D'Antoni

Avviso relativo allo sciopero degli esami di profitto

Mi preme informare gli studenti sulla mia scelta di aderire allo sciopero dagli esami di profitto della Sessione autunnale 2016-17 indetto da un cospicuo gruppo di colleghi di tutte le università italiane con lettera consultabile a questo link.

In breve, la mobilitazione è finalizzata a ottenere lo sblocco degli scatti stipendiali (fermi al 2010) a partire dal 2015 e il riconoscimento degli anni di carriera nel quadriennio 2011-14, come è avvenuto per le altre categorie con analogo inquadramento giuridico.

Dietro alla scelta di riservare, tra i dipendenti pubblici con analogo inquadramento giuridico, un trattamento comparativamente più penalizzante ai soli professori universitari, si legge un chiaro intento di ridimensionare il ruolo della docenza e in generale dell’università pubblica, o addirittura di spingere verso forme di “privatizzazione” dello stato giuridico della docenza universitaria, anticamera di altre ben più preoccupanti azioni di “riforma”. Tutto ciò in una situazione nella quale la remunerazione dei docenti universitari italiani (esclusi forse i casi di più elevata anzianità di servizio) è già ben al di sotto di quella degli omologhi europei.

Come ogni protesta, la molla è la rivendicazione di quella che percepiamo come un’ingiustizia subita, e muove quindi dal nostro particulare. È tuttavia importante sottolineare che si tratta della prima protesta di questo tipo di cui si abbia memoria, a dimostrazione dello stato di esasperazione raggiunto anche da noi docenti, categoria per certi versi privilegiata tra chi lavora nel settore della formazione, e che la mobilitazione vuole più in generale attrarre l’attenzione sullo stato di strutturale sottofinanziamento dell’università pubblica italiana.

Spero dunque che gli studenti comprenderanno le nostre ragioni e sopporteranno questo disagio che nostro malgrado stiamo loro infliggendo. Come in ogni sciopero, il disagio degli “utenti” è un elemento necessario a garantire un minimo di visibilità alla protesta, che altrimenti si sarebbe tradotta esclusivamente in un risparmio per il datore di lavoro (le trattenute sui nostri stipendi) e sarebbe passata sotto silenzio.

L’effetto dello sciopero nel mio caso sarà la soppressione dell’appello del giorno 4 settembre, relativo agli insegnamenti di Scienza delle finanze e Public economics. Gli esami saranno garantiti regolamente a partire dal secondo appello della sessione (19 settembre).

IT